Ormai il Web è pieno di informazioni e metodi da utilizzare per combattere l’acaro rosso, vorremmo anche noi a tal proposito, lasciare un’impronta, datosi anche il periodo e gli sbalzi termici che hanno permesso l’incrementarsi di questo fastidiosissimo animaletto; infatti esso si riproduce con estrema facilità in condizioni ambientali favorevoli, con una temperatura tra i 20° e i 30° e con circa il 70% di umidità all’interno dell’aria.

Esistono una varietà infinita di acari, ma noi ci soffermeremo solo su quelli che intaccano e destabilizzano i nostri pennuti.

Questi si susseguono in una classificazione di 4 tipi:
• Acaro Rosso
• Acaro Respiratorio
• Acaro delle piume
• Acaro delle zampe

L'acaro rosso è il più pericoloso e può portare alla morte del soggetto colpito, specialmente quando si tratta di piccoli appena nati. Si nasconde sia nelle gabbie, ovvero in qualsiasi interstizio trovi, che nei muri dell'allevamento, attaccando i canarini solo durante la notte, nel periodo primaverile ed estivo scomparendo con i primi freddi. Per verificare la loro presenza, è necessario scuotere i posatoi su un pezzo di carta bianca. Semmai venisse constatata tale presenza, lo si noterà attraverso l’apparizione di puntini rossi o grigi. L'acaro assume una colorazione rossa solo dopo aver succhiato il sangue dai canarini.

L’acaro respiratorio vive e cresce succhiando il sangue all’interno della trachea e dei bronchi del volatile e lo si può riconoscere osservando il soggetto mentre respira manifestando un sibilo, o attraverso colpi di tosse o di grattamenti di gola che vengono poi rigettati fuori con uno “sputo”.

L’acaro delle piume si presenta di colore grigio e piccolissimo e si nutre della parte basale delle piume. Possiamo accorgerci di lui, se le piume dei nostri volatili risulteranno essere “mangiucchiate” oppure se si spezzeranno con facilità ( l’acaro mangia l’interno del calamo rendendo la pima fragile). Questo tipo di acaro è presente sia di giorno che di notte, quindi per verificarne la presenza è sufficiente prendere i soggetti e soffiare sotto le piume dove si annidano.

L'acaro delle zampe colpisce le stesse facendole arrossire e gonfiare, e se non curate in tempo, può causare la perdita delle unghie e addirittura dell'arto completo. 
Non è facile da scoprire poiché a prima vista lo si può confondere con la puntura di una zanzara, ma se attraverso un trattamento degli arti con una pomata antinfiammatoria il canarino non migliora, si può sospettare che si tratti dell'acaro delle zampe.

 

L’acaro può essere neutralizzato facendo attenzione ai soggetti che lasciano entrare quest’ultimo all’interno del proprio allevamento e attraverso una condizione di pulizia adeguata; infatti un ambiente sano e pulito non permetterà mai la prolificazione di tali parassiti. Alcuni allevatori, utilizzano  2 o 3 volte l’anno una goccia (siringa da insulina) di frontline o Ivomec dietro la nuca così da poter prevenire eventuali scoppi di infestazione.

 

Io sto provando un prodotto che si chiama FITOMITE ... Il procedimento è lungo .... ma non è nocivo per la salute dei miei pennuti.